Intelligenza artificiale giuridica. Intervista alla prof.ssa Deborah Capasso de Angelis
Pubblicato da ANCRIM Settore Comunicazione in Notizie · Giovedì 01 Giu 2023
Intervista alla prof.ssa Deborah Capasso de Angelis di Pop News durante il V Convegno Nazionale di Psicologia giuridica, organizzato dalla Fondazione Gulotta e dall'Università degli Studi di Padova con il contributo dell'Associazione Nazionale Criminologi e Criminalisti.
L'intelligenza artificiale applicata al campo psicoforense: un aiuto che, tuttavia, non sostituisce l'essere umano.
Secondo le stime dell'Osservatorio Artificiale Intelligence, nel 2022 l'intelligenza artificiale ha raggiunto nel mercato italiano il valore di 500 milioni di euro, frutto di una crescita del 32%. Sebbene l'abbiamo vista applicata alla sicurezza informatica e sperimentata nella scrittura automatica di testi, esiste un altro settore in cui è possibile applicare questa nuova tecnologia: quello psicoforense.
Pop News ha parlato con Debora Capasso De Angelis, presidente dell'Associazione Nazionale criminologi e criminalisti, intervenuta al V Convegno Nazionale di Psicologia giuridica organizzato dalla Fondazione Gulotta. Tutte queste nuove teorie e tecniche dell'intelligenza artificiale applicate agli indicatori di menzogna possono aiutare i professionisti negli interrogatori e, quindi, anche nell'analisi psicoforense".
Tuttavia, è importante non dimenticare che l'intelligenza artificiale ha dei limiti e che il fattore umano è insostituibile. "L'intelligenza artificiale ha dei limiti in cui, effettivamente, l'intuito e l'istinto dell'investigatore devono sicuramente prevalere. È vero che sono mezzi e strumenti che sono di grande aiuto per l'investigazione, ma non devono sostituire quello che è il fattore umano" ha sottolineato Capasso De Angelis.
Inoltre, è importante riportare la materia forense nelle sedi adeguate e dare la giusta dignità a queste materie che spesso sono inflazionate e scambiate per una materia ad appannaggio di opinionisti. «La criminologia è una materia che non va sottovalutata. Alla base un elemento fondante: la sua scientificità, come va applicata e, soprattutto, quanto studio, quanta teoria c'è dietro a questa materia molto ampia. Una materia multidisciplinare che aiuta veramente tanto, sia nella scienza investigativa come anche nella risoluzione di tantissimi casi attuali e "cold case"» ha dichiarato la presidente dell'Associazione Nazionale criminologi e criminalisti.
Inoltre, è importante non cadere nella gogna mediatica e riportare la materia forense nelle sedi corrette. «I processi si fanno in tribunale. Ci sono persone deputate a far questo, ad arrivare alla verità attraverso le prove e attraverso quello che sicuramente viene portato in dibattimento e questo deve rimanere. La gogna mediatica non fa bene né alla vittima e, tanto meno, alla giustizia».
Articolo di Pop News